Taking Care, il tema del Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, curato da TAMassociati (Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso) su incarico della Direzione generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane – DGAAP del MIBACT Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in coerenza con “Reporting from the Front” del direttore della Biennale Architettura 2016 Alejandro Aravena, racconta un’architettura creata con le comunità.
Una visione fortemente sociale dell’architettura, quella dello studio veneziano TAMassociati, che si sviluppa nelle tre sezioni ‘Pensare’, ‘Incontrare’ e ‘Agire’: una ricognizione sul tema del bene comune, una rassegna dei più interessanti progetti in questo ambito e soprattutto un concreto invito all’azione.
‘Agire’, culmine della mostra, si traduce in un concreto invito all’azione. Questa sezione ospita, infatti, gli alias di cinque dispositivi mobili pensati per un intervento diretto in aree di marginalità italiane: moduli carrabili progettati da cinque studi italiani in collaborazione con altrettante associazioni umanitarie: AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Emergency, Legambiente, Libera, UISP (Unione Italiana Sport per Tutti).
I dispositivi verranno costruiti con sponsor privati e una campagna di crowdfunding civico, che rimarrà attiva per tutta la durata della Biennale. Successivamente i dispositivi saranno messi su strada per diventare concreti strumenti di tutela e riscatto sociale e saranno operativi fino alla vigilia della prossima Biennale Architettura, nel 2018.
Il ruolo di Arper nel progetto sociale è legato alla realizzazione del dispositivo per Emergency che l’azienda ha interamente sostenuto, ma anche alla realizzazione della mostra stessa, come ha affermato Massimo Lepore di TAMassociati durante l’inaugurazione del Padiglione Italia.
“Abbiamo scelto di sostenere questa iniziativa perché crediamo che le imprese abbiano una responsabilità sociale importante – ha affermato Claudio Feltrin, presidente di Arper -. Supportare il dispositivo di Emergency nelle attività di assistenza sanitaria e mediazione culturale che svolgerà sul territorio dà ad Arper la possibilità di contribuire con un gesto concreto al bene comune, sostenendo la sensibilizzazione verso il tema della salute, che rappresenta non solo un valore, ma un diritto fondamentale della nostra società.”