“Il design per il Serpentine Pavilion 2018 è un incontro di materiali, storia e ispirazioni dalla città di Londra e si basa su un’idea in particolare: l’espressione del tempo in architettura attraverso l’uso inventivo di materiali di uso quotidiano e semplici forme. Il Padiglione Serpentine è un orologio che rappresenta il passaggio del giorno, grazie all’uso di luce e ombra, di riflessione e di rifrazione”. La giovanissima architetto messicana Frida Escobedo ha presentato così durante la cerimonia di apertura il suo lavoro per la Serpentine Gallery.
Conosciuta per progetti dinamici che riattivano lo spazio urbano, Escobedo ha progettato il Padiglione prendendo ispirazione dall’architettura domestica del Messico, ma anche riuscendo a inserire sapientemente il risultato nel contesto londinese. Aperto fino al 7 ottobre, ha la forma infatti di un cortile composto da 2 volumi rettangolari posizionati in un angolo, caratteristica comune dell’architettura domestica messicana, mentre l’asse su cui è costruito coincide con Greenwich, primo meridiano fondato nel 1851 diventato lo standard globale indicatore di tempo e la distanza geografica. Infine, le pareti esterne sono allineate con la facciata orientale della Serpentine Gallery e l’asse del cortile interno si allinea direttamente a Nord. Realizzato con tegole in cemento realizzate su suolo inglese, il Pavilion gioca anche con luce, acqua e grazie al soffitto specchiato riflessi, usando quindi elementi estremamente semplici in maniera più sofisticata.
Dal 2000, ogni estate, la Serpentine Gallery invita un architetto riconosciuto a livello internazionale a creare il suo primo progetto in Inghilterra. Il Padiglione è un motivo per sperimentare in architettura e un modo per scegliere nuovi architetti che ne sfidano i confini e presentarli a una audience più ampia. La prima fu Zaha Hadid e a lei seguirono architetti come Rem Koolhass, Bjarke Ingels, Olafur Eliasson, Jean Nouvel, Toyo Ito e tanti altri facendo diventare il Padiglione Serpentine di Londra un appuntamento internazionale irrinunciabile.