La fiera tedesca si conferma punto di riferimento per i beni di consumo, tra dining, living e giving. nei cinque giorni ha attirato 142mila visitatori (+4%). Parola d’ordine: essere il più naturali possibile.
Prima dell’apertura dei cancelli della Messe Frankfurt, Detlef Braun, membro del Comitato Esecutivo, aveva annunciato alla stampa: “Le relazioni commerciali multi-laterali garantiscono prosperità e stabilità per milioni di persone in tutto il mondo. Per questo, Ambiente vuole essere la base dalla quale partire, distinguendosi per gli eccellenti contatti e rappresentando la forza trainante per il commercio internazionale.” Non potevano esserci parole più lungimiranti e veritiere. Anche per questa edizione, infatti, Ambiente si è rivelata la fiera di riferimento per i beni di consumo registrando risultati eccezionali. Se nel 2016 il numero dei visitatori aveva toccato i 135.988, quest’anno l’aumento è del +4% per un totale di 142mila visitatori con provenienza da più di 150 Paesi. Gli espositori quest’anno hanno raggiunto la quota di 4.454, portando nei 27 padiglioni della Messe Frankfurt, 96 Paesi del mondo, le proposte più attuali e i nuovi trend sul mercato internazionale. Subito dopo la Germania, forte nella presenza anche di visitatori, gli italiani sono stati protagonisti con 355 aziende e 6.700 visitatori del settore. Un clima fortemente internazionale ha pervaso i corridoi della fiera, favorendo la creazione di un’importante rete di export anche su mercati nascenti come Brasile, Uruguay e Argentina, così come su quelli asiatici, che oltre a Cina e Giappone, hanno visto Taiwan, Vietnam e Hong-Kong in pole position. In tutti e 3 i settori della fiera (dining, living, giving), la presenza asiatica è stata registrata come una delle più forti sia dai visitatori sia dagli espositori, confermata tra gli altri anche da Locherber Milano, del gruppo Cosval, e Culti, eccellenze italiane di essenze per ambiente. Da annoverare, tra le altre tantissime aziende italiane presenti, anche Sambonet, insieme a Paderno Industrie e Rosenthal a capofila di Arcturus Group, che ha visto confermate le aspettative e riscontrato un importante consenso europeo e non solo. “Tra gli emergenti crediamo che gli obiettivi di sviluppo si possano identificare nel Centro e Sud America, in Asia, in Medio Oriente – ha dichiarato Franco Coppo, CEO di Sambonet Paderno Industrie S.p.A. a Pambianco Design – ma anche il Nordafrica e il Sudafrica rappresentano oggi per la nostra azienda una nuova e interessante apertura commerciale.”
Nel grande stand Alessi, che ha presentato per l’occasione Nomu, caraffa e thermos disegnati dal designer Naoto Fukasawa, il clima cosmopolita era evidente e come ha affermato a Pambianco Design Matteo Alessi, CCO Europa e Nord America dell’azienda, Ambiente è la fiera più importante per il settore: “Per noi è basilare essere presenti sia perché la Germania è il nostro secondo mercato, sia perché è visitata da molti clienti internazionali provenienti in particolare da Asia, America, Nord Europa e Benelux”. Per le aziende italiane, i nuovi Paesi emergenti infatti sono sia potenziali mercati di sbocco che fonti dalle quali attingere per nuova creatività. Proprio in questo senso, Erdmann Kilian, direttore marketing e comunicazione della fiera, ha dichiarato a Pambianco Design: “Nel design, come nella moda, i trend non sono mai statici, ma sono in continuo cambiamento e variano molto a seconda del modo in cui l’azienda riesce a parlare ai consumatori. Qui ad Ambiente cerchiamo di essere una piattaforma dove condividere idee, un hub per orientarsi, per creare connessioni e per permettere ad ogni realtà commerciale, anche la più piccola, di crescere”. Una fiera pensata a tutto tondo, per le aziende, ma anche per i buyer, gli architetti e i designer, come ha confermato Nicolette Naumann, vice presidente Ambiente, alla serata dedicata alla stampa, che, estremamente soddisfatta e felice, ha spiegato: “Per i professionisti e i decision-maker del settore alberghiero e della ristorazione, ma anche per i buyers, gli architetti d’interni o designer, Ambiente è un hotspot importante, soprattutto per il contract, perché qui molte aziende non partecipano solo per proporre nuovi trend, ma anche per trovare nuovi partner adatti per progetti specifici”. La percezione generale a fine tour è una sola: il trend di questa edizione punta tutto sulla semplicità. Molte aziende hanno infatti diretto la loro produzione verso l’uso di materiali naturali, “più onesti – come ha continuato Kilian -, per rispondere alle richieste finali dei consumatori, da sempre attori fondamentali nella variazione degli stili e oggi molto più educati e attenti ai processi di produzione”.
di Costanza Rinaldi